Forte attenzione è stata data anche al tema delle politiche abitative in particolare all’edilizia sociale popolare, con significativi risultati raggiunti nel corso del 2016: consegnati 16 alloggi, ultimati i controlli e le verifiche sulla totalità degli alloggi che sono 283, di questi, 273 sono regolarmente occupati, 5 sono nella disponibilità dell’ATER per lavori di ristrutturazione, 3 sono inagibili e 2 vuoti, da riassegnare
GUBBIO – Poco più di un mese fa, si è tenuta una conferenza stampa della Giunta comunale, nella quale si sono tirate le somme dell’azione amministrativa per quanto riguarda l’anno 2016. La vice sindaco e assessore Rita Cecchetti ha affrontato, tornando ospite al Notiziario di Cronaca Eugubina, il complesso settore delle Politiche sociali.
Sono state molte le azioni del suo assessorato a partire dal potenziamento della rete della zona sociale 7, vale a dire la messa a punto degli strumenti per la gestione associata: la convenzione, il regolamento di funzionamento della conferenza di zona, il regolamento per l’accesso ai servizi.
Forte attenzione è stata data anche al tema delle politiche abitative in particolare all’edilizia sociale popolare, con significativi risultati raggiunti nel corso del 2016: consegnati 16 alloggi, ultimati i controlli e le verifiche sulla totalità degli alloggi che sono 283, di questi, 273 sono regolarmente occupati, 5 sono nella disponibilità dell’ATER per lavori di ristrutturazione, 3 sono inagibili e 2 vuoti, da riassegnare.
In merito a questo tema, bisogna anche ricordare che è partito il progetto sperimentale “Co-Abitare: verso l’autonomia”, con la messa a disposizione di un alloggio dove conviveranno 4/5 persone, in uscita dal circuito psichiatrico, per 2 anni prorogabili per altri 2 anni, affiancati da un operatore sociale e da altre figure di riferimento. L’età media va dai 25 ai 45 anni con la finalità del reinserimento progressivo nella vita sociale e lavorativa.
Il Comune di Gubbio ha inoltre avviato il progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), consentendo di attivare un nuovo stadio dell’accoglienza, con una rete di centri di “seconda” fase destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale, nei quali si offrono servizi di mediazione linguistico culturale, accoglienza materiale e orientamento per accesso ai servizi del territorio, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale ed infine tutela legale e psico-socio-sanitaria.
L’aspetto più importante da sottolineare è che, nonostante la crisi economica e le ristrettezze di bilancio, nel 2016 la spesa relativa alle Politiche sociali è di 1.088.819,00 euro, in aumento rispetto al 2015, anno nel quale si era attestata a 1.005.843,28 euro.
La spesa per le Politiche sociali per il 2016 si divide in 394.671,85 euro per la macro area Famiglia Diritti dei minori Responsabilità familiari, 250.888,92 euro per la macro area Famiglie Anziani e nuove fragilità sociali, 126.266,02 euro per la macro area Famiglie Disabili e 316.992,21 euro per la macro area Accoglienza, integrazione e sostegno alle povertà.
Anche per quanto riguarda le Politiche educative, gli investimenti comunali sono stati pressoché mantenuti ai livelli del 2015, con una lieve diminuzione. La spesa, infatti, ammonta nel 2016 a 2.430.828,00 euro, rispetto ai 2.484.876,00 euro del 2015 ed è suddivisa in 1.020.000,00 per la mensa scolastica, che nell’anno appena trascorso ha visto 1953 utenti usufruire del servizio, 546.876,00 euro per il trasporto scolastico con 253 utenti e 863.952,00 euro per i nidi d’infanzia, utilizzati da 133 utenti.
Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina